
Apnea
Da quando a Tenerife ho iniziato a fare immersioni in apnea, ho scaturito la curiosità di molti. Prenotando la prima lezione, il pensiero che più mi spaventava era quello di dover trattenere il respiro (duh), per poi arrivare in mare aperto e scoprire che quello sarebbe stato l’ultimo dei miei problemi.
Vediamo insieme un paio di informazioni tecniche (che mi hanno spiegato diverse volte ma che non riuscirei a spiegare in maniera approfondita, per cui prenderò le informazioni principali da internet e ve le riporterò in seguito):
– L’apnea è l’assenza di respirazione esterna o una pausa della respirazione superiore ai 15 secondi.
Durante l’apnea non c’è movimento dei muscoli della respirazione ed il volume dei polmoni rimane inizialmente invariato. Questo non vale per l’apnea in acqua: scendendo in profondità infatti il volume dei polmoni si riduce in modo inversamente proporzionale rispetto alla pressione dell’acqua.
-Uno dei fenomeni più particolari che coinvolgono l’organismo nelle discese molto profonde è l’emocompensazione, consistente nello spostamento del sangue dalle zone periferiche del corpo (mani, braccia, piedi, gambe) al tronco.
Il risultato di questo particolare meccanismo di adattamento è quello di instaurare all’interno del torace una massa liquida incomprimibile che ne impedisce l’implosione.
-Per effetto della pressione esterna, l’aria contenuta nei polmoni tenderà a raggiungere tutte le cavità del nostro organismo, compensandole in modo spontaneo; con un’eccezione: l’orecchio medio
Accade che la trachea, la laringe, i seni frontali e quelli paranasali, in quanto tutti collegati all’apparato respiratorio, ricevono dai polmoni aria alla stessa pressione di quell’esterna e, per effetto di quest’equivalenza, non subiscono nessun tipo di danneggiamento, né sono a rischio d’implosione.
Anche l’apparato uditivo è collegato alle vie respiratorie, ma l’orecchio medio, a causa di una particolare struttura chiamata tromba di Eustachio (canale particolarmente stretto e sinuoso), non riesce a compensare spontaneamente ed ha bisogno di particolari manovre per raggiungere un’equivalenza di pressione con l’esterno.
La tecnica della compensazione vi verrà insegnata sin dalla primissima lezione, insieme alla corretta modalità di respirazione (in questo caso, la diaframmatica)
“Ma io in acqua ci resisto massimo 10 secondi”.
Eh. Lo pensavo anche io.
L’apnea è una disciplina meravigliosa anche (E SOPRATTUTTO) per questo. Non ti renderai conto delle incredibili capacità del corpo umano finche non farai le prime immersioni e ti accorgerai di quanto è facile trattenere il respiro per quasi un minuto, semplicemente grazie alla tecnica.
L’apnea è un po’ come la meditazione. Quando ti immergi devi estraniarti completamente da qualsiasi cosa e focalizzarti sui segnali che ti manda il corpo. Devi combattere con la tua testa, che ad ogni secondo ti urlerà “amico, non stai respirando, se vai avanti cos’ fai una brutta fine.
Sott’acqua non esistono i problemi o i pensieri. Ti godi la meraviglia del momento, i tuoi progressi e ciò che ti circonda.
Con la giusta comprensione della tecnica di respirazione e compensazione, io già dalla seconda immersione sono arrivata a risultati come 3:04 minuti di apnea statica e 15.7 metri in discesa. Numeri che mai, MAI avrei creduto possibili!
Avendo la Y-40 a soli 15 minuti da casa, ho deciso di continuare il mio percorso da loro, prendere il brevetto e specializzarmi in questa disciplina. L’acqua termale e i suoi 34 gradi sono decisamente migliori rispetto ai 10 gradi dell’oceano aperto. Il calore aiuta il rilassamento muscolare e di conseguenza ti consente di trattenere il respiro più a lungo senza percepire lo sforzo.
In ogni caso, terrò questo articolo aggiornato con i progressi e gli sviluppi! Nel frattempo, oggi 19.12.21, vi lascio il link al sito della piscina, così potrete informarvi su prezzi e orari.
Ricordate che la zona bar-ristorante è ad accesso libero e con free-wifi, e che per fare apnea/scuba da loro NON serve il brevetto, ma dovete OBBLIGATORIAMENTE fare le immersioni con l’istruttore, finche non arriverà il giorno in cui otterrete, appunto, il brevetto, e potrete così acquistare l’abbonamento per venire a fare le immersioni in autonomia.
Se non avete mai provato apnea/scuba non preoccupatevi, ovviamente l’istruttore vi farà una preparazione tecnica durante la prima lezione!
https://www.y-40.com/it/





