
Copenhagen
La divertente storia di questo viaggio ha origini nel mio ormai ex bilocale milanese. Stavo organizzando i primi viaggi, ovviamente in partenza da Venezia, e tenevo continuamente monitorato il volo per Copenhagen, che oscillava sempre tra i 100 e i 130€. Una mattina ho aperto Skyscanner (uso sempre lui per prenotare i miei voli), e noto con piacevole stupore che il volo costava SOLO 40€!! Non ci ho pensato due volte, e l’ho acquistato. Mi arrivano i biglietti via mail e… Niente, l’avevo preso a/r da Malpensa..
Un disastro, meno male gli orari erano abbastanza buoni (poi su Milano mi sono appoggiata ad un mio ex collega, che ha avuto la gentilezza di ospitarmi per la notte del ritorno).
Insomma..
date di volo: 11/14 Dicembre,
MPX/CPH
57€ biglietto incluso di bagaglio a mano + bagaglio da stiva
Airbnb 4 notti: 320€, link QUI
(NB: i prezzi variano a seconda del numero di notti di pernottamento, alla possibilità di eventuali promozioni e in base ai diversi periodi dell’anno. Altro appunto MOLTO IMPORTANTE: la casa in questione è considerata “IN CENTRO”. Non è esattamente così. Nella mappa vi viene mostrata ubicata proprio di fianco a Tivoli, ma una volta prenotato, la posizione slitta completamente fuori dal centro per un errore di Google Maps; la seconda posizione è quella corretta. Non è facilmente raggiungibile a piedi, ma con il 5C in 20 minuti circa si può tranquillamente arrivare nel centro storico. La zona è, però, estremamente tranquilla e sicura; io rientravo anche a l’una di notte, da sola e senza problemi, considerato che dalla fermata dell’autobus all’appartamento sono 7 minuti a piedi.)
Primissima cosa da fare una volta arrivati in aeroporto CPH: il city pass. A me è bastato fare il “CITY PASS SMALL” da 72 ore, valutate voi quali zone volete visitare (le prime tre, solitamente, sono più che sufficienti).
Ricordatevi, inoltre, che in Danimarca non hanno l’euro, ma la corona danese. Il city pass small costa 200 corone, quindi eccovi le foto con le conversioni:
Dall’aeroporto al centro città sono circa 15 minuti di metro. Sono sempre puntualissime, tra l’altro.
Altra questione: quanti giorni occorrono per visitarla?
A parer mio, vedendo le attrazioni basiche (io ho saltato musei, castelli vari ed orto botanico), tre giorni bastano e avanzano.
Il centro è davvero piccolo, si gira tranquillamente in una giornata;
La sirenetta è sul molo e bisogna camminare una ventina di minuti per arrivarci;
Per Tivoli, vi serve una giornata intera, anche se personalmente lo consiglio dalle 15:00 a mezzanotte (potete anche uscire e rientrare quando volete, vi faranno un timbrino sul polso la prima volta. Il prezzo che ho pagato io è stato di 50€, ti da diritto all’entrata al parco + pass prioritario per TUTTE le attrazioni, ristoranti esclusi)
Con un treno che impiega 30′ dalla stazione centrale (di fronte a Tivoli), si raggiunge Malmo, in Svezia; città molto piccola e sicuramente molto più economica rispetto a Copenhagen. Si visita tranquillamente in mezza giornata, per tenerci larghi.
Passiamo ora alle questioni importanti: dove mangiare.
Copenhagen è una città tutta da camminare (o pedalare), e devo dire che mi ha regalato un tour culinario decisamente interessante.
Non è una delle città più economiche visitate, ma decisamente neanche la più cara (Miami non si batte ragazzi… mi hanno prosciugato il conto in meno di due settimane).
Ecco i posticini dove personalmente mi sono fermata a mangiare.
COLAZIONE
Royal Pancakes, nella via principale, in pieno centro. Da provare assolutamente i waffle e, ovviamente, i pancakes. Posticino super cozy, tazze originali.
Colazione 11/15€
Far’s Dreng, un posticino molto affollato nei weekend ma tranquillissimo nelle prime ore di luce, veramente una coccola, sempre in centro. Waffles sottilissimi ma imparagonabili, croccanti ed aromatizzati alla cannella, farciti con frutti di bosco e fiorellini. Tipicamente danese, anche raccomandatissimo per il brunch.
Colazione: 11/14€
Uno stop da fare assolutamente: QUI. E provate assolutamente il Wienerbrød, per me è diventato una droga
Per il pranzo/la cena: vi consiglio di fermarvi alla Tivoli Food Hall e lasciarvi ispirare. Sushi, Lobster, Hamburger, Smørrebrød.. ma anche vegan e gluten free. E fiumi di birra.
Altrimenti, il terzo giorno ho scoperto una pokeria fantastica. 12€ ed un piatto che non finiva più: MAUI POKE
In alternativa, il ristorante DELLA VALLE offre un ricchissimo buffet AYCE con pietanze tipiche danesi. Con 18€ ho mangiato veramente fino a scoppiare. Poco instagrammabile, ma sazia per tutta la giornata.
A Malmo, invece, ho trovato tutto chiuso. Mi sono lasciata ispirare, e sono capitata da PLOCKA-PINN, un ristorante moderno. Acqua gratis e un salmone DIVINO.
Altre chicche da visitare (ma questa volta, non da soli): Christiania. Questo quartiere parzialmente autogovernato, conta circa 1000 abitanti. Venne fondata nel 1971, quando un gruppo di hippy occupò una base navale dismessa alle porte di Copenhagen, costituita da edifici militari abbandonati.
Christiania è famosa in Europa perché al suo interno vi è la libera circolazione (spaccio ed uso) di droghe leggere. Totalmente bandito, invece, l’uso e lo spaccio di quelle pesanti.
Il quartiere ha il suo asilo, la panetteria, la sauna, la fabbrica di biciclette, la tipografia, la radio libera, laboratori di restauro, il cinema, bar, ristoranti, luoghi di spettacolo. Ai turisti si chiede di rispettare la privacy dei residenti e di non disturbare gli animali. È vietato scattare foto: la prima volta ti urlano dietro, la seconda non si sa.
È decisamente un mondo surreale, quasi una realtà parallela. Rimane, comunque, estremamente rispettosa ed educata, anche se varcando l’ingresso sembra di essere in un paese completamente differente.
Copenhagen in generale si, è un po’ costosa, ma è una città molto coccola e a misura d’uomo. Tutti sono gentili, disponibili e rispettosi, il che la reputo una grande qualità per la città.
Ve la consiglio vivamente sotto questo periodo magico che è il Natale: si riempie di calore, di lucine e di profumi tipici. Ci tornerei? Assolutamente si.

