
Fuerteventura
Primissima tappa delle isole Canarie, è stata Fuerteventura.
Ve la racconto meglio oggi, che ci sono tornata per la seconda volta.
L’aeroporto è uno, molto pratico ed intuibile. Come per tutte le isole Canarie, raccomando di noleggiare la macchina.
Questa volta l’ho prenotata online su Autoreisen sotto consiglio di Giangi, che per Tenerife ha speso la metà di me e senza dover dare il deposito cauzionale.
La prima volta abbiamo alloggiato da Marco al Surfescape, una struttura deliziosa e super accogliente a Lajares (a metà tra El Cotillo e Corralejo).
È una specie di Airbnb, anche se ha l’aspetto di una surfhouse ed i comfort di un hotel (ha pure la piscina ed il giardino). Marco noleggia anche tavole da surf, da kite e da skate. È proprio li che mi sono innamorata del cruiser, con quel famoso video che ho postato nei reel su una strada nera in mezzo al deserto.
La zona è molto tattica, Corralejo e El Cotillo sono i posti dove ho surfato di più e mangiato meglio. È anche vero che la prima volta, non siamo scesi a sud. Ecco perchè ho deciso di tornarci!
Però il fatto che sia tattica non implica che sia anche affollata. Fuerteventura è, soprattutto rispetto a Tenerife, molto desertica e selvaggia. Potreste trovare dune di sabbia che si estendono per diversi km, quindi vi avviso: se siete dei grilli, come me, e vi piace avere sempre qualcosa da fare, Fuerteventura dopo una settimana potrebbe iniziare a starvi stretta.
Se, invece, siete amanti delle giornate passate in spiaggia o a mangiare, ve ne innamorerete.
Ecco come abbiamo strutturato la nostra seconda volta sull’isola:
Giorni 1-3: abbiamo alloggiato al Surfescape, appunto, facendo veri check per gli spot più adatti al surf, tra El Cotillo e Corralejo. Nel pomeriggio ci siamo quasi sempre allenati, o in alternativa ci regalavamo un paio di ore di chill in piscina, con una birra ghiacciata e un contesto davvero piacevole. Per mangiare, vi consiglio il Cohiba cafè. Fa degli hamburger incredibili, e i prezzi sono ottimi. In alternativa, anche Marco apre il ristorante a pranzo.. se invece siete un po’ più wild, sempre a Lajares potrete trovare una rosticceria che fa pollo alla griglia.. vi dico solo che lo abbiamo preso per tre sere di fila 🤣 il posto si chiama Kikere Pollos al Carbón… passateci, non ve ne pentirete!





Giorni 4-7: ci siamo spostati al Bahiazul Fuerteventura, a Corralejo. La struttura è meravigliosa, ma purtroppo abbiamo sempre trovato brutto tempo. Per questo motivo, abbiamo passato le nostre giornate a mangiare fuori (super raccomandato il Waikiki, eravamo quasi sempre li!) o a rilassarci in piscina facendo smart working.
La mattina dell’ultimo giorno abbiamo anche fatto un paio d’ore in SPA, e ve la consiglio troppo! Ci ha rigenerati.





Giorni 8-10: abbiamo affittato un van! Trovato su Airbnb, questo furgoncino adorabile aveva 40 anni suonati, ma ci portava ovunque 🙂
Per 4 giorni lo abbiamo pagato 300€, benzina esclusa.
Lo potete trovare qui:
https://www.campercanary.com/
Abbiamo visitato solo la costa ovest, in quanto poverino non poteva fare troppa strada. ma abbiamo visto dei tramonti pazzeschi alla playa del Castillo e un’alba davvero suggestiva alle dune di Corralejo.
L’ultima sera abbiamo preso la pizza da PizzaLab (Cotillo), e se volete fare un’esperienza simile dovete assolutamente passare da loro! È gestita da italiani, e l’impasto era davvero buonissimo!










Giorni 10-12: abbiamo concluso questa esperienza all’INNSiDE by Melià, un hotel di design collocato al sud dell’isola, nel bel mezzo di una vallata di sabbia chiarissima. Sullo sfondo, dall’hotel, potete ammirare il mare cristallino assumere diverse sfumature. Albe e tramonti memorabili assicurati! Colazione e cena sono inclusi, e sono a buffet (ovviamente, rispettando le norme igieniche anti-covid), e devo dire che abbiamo sempre mangiato davvero bene.








In generale è stata una trasferta di chill mood, facendo slackline, yoga e cercando spot per il surf. Come avrete visto dalle stories, siamo quasi sempre stati sfortunatissimi con il meteo, quindi le attività sono state molto limitate. È, come dicevo prima, un’isola molto wild e che richiede un forte spirito di adattamento.
Ma è anche piena di splendide chicche da scoprire! È per questo che su instagram ho creato una guida con i post che mi sono salvata, in caso ci volessi tornare con delle temperature più.. adeguate 🤣
Consiglio spassionato: quando fate la valigia, non dimenticatevi costume, t-shirt, top, ma soprattutto felpe e pantaloni lunghi. Di sera, la temperatura si abbassa molto e rischiate di prendervi un gran freddo!
Situazione COVID (al tempo della mia partenza!):
Per consentire l’ingresso alle Canarie, occorre presentare:
– tampone PCR molecolare effettuato non oltre 72 ore pre partenza
– QR CODE (obbligatorio, o non vi faranno entrare), scaricabile sul Sito della Sanità Spagnola
Al momento, la quarantena all’arrivo non è obbligatoria.
Per il ritorno, invece, è un po’ diverso. Occorre presentare al check-in e previo imbarco:
– tampone rapido antigenico (si può fare anche in aeroporto, ma ci vuole almeno un’ora per i risultati, che vengono inviati solo via mail, e va prenotato QUI). Costa 29€ e potrete trovare il laboratorio molto facilmente, all’ingresso.
In alternativa, sparsi per l’isola, ci sono altri laboratori per effettuare i test. I prezzi possono variare da 25-40€, il sabato e la domenica sono chiusi e serve prenotazione. Basta cercare su google “test covid Fuerteventura” e vi usciranno tutte le location.
– autocertificazione per il rientro in italia, stampata e compilata. Non la controlla NESSUNO, a parte il check-in: se non ce l’avete, non vi fanno imbarcare. Trovate il modulo QUI.
Inoltre, una volta rientrati, è obbligatoria una quarantena fiduciaria di 5 giorni, alla fine dei quali va eseguito un ulteriore tampone rapido.
Ricordatevi che le disposizioni CAMBIANO COSTANTEMENTE, quindi prima di partire consultate sempre il sito VIAGGIARE SICURI, e le CONDIZIONI DI VIAGGIO della compagnia aerea con cui volate!

