Le Mie Avventure

Grecia

La Grecia è sempre stata il mio “punto di partenza”. Quando ero piccola, io e la mia famiglia avevamo questa tradizione: la prima settimana di settembre, tutti e quattro, ci godevamo 6-7 giorni in qualche isoletta greca, libera dal turismo e dal caldo estivo.
La prima in assoluto (nonché il mio primissimo viaggio in aereo), fu Rodi. Ho pochi e sfocati ricordi su quel viaggio, ma alcune cose mi sono rimaste particolarmente impresse; l’arancione dei tramonti, il bianco dello yogurt e delle casette, e il blu carico del mare. Per non parlare del profumo delle erbe aromatiche che riempivano l’aria, lo riconoscevo tutte le volte che tornavo in Grecia, non appena scendevo dall’aereo.
Ed è proprio con questi ricordi che, dopo molti anni, sono tornata nella mia “terra degli inizi”, pur non trovando nulla di tutto ciò.

Prima tappa: Atene.
Non ho visto il mare neanche con il binocolo. Il tempo era pochissimo, e la destinazione era ben diversa. La prima notte, ho deciso di coccolarmi. Ho alloggiato in uno degli hotel più belli in cui sia stata finora: l’Hotel Grand Bretagne, proprio nel centro di Atene, a pochi passi dal Partenone e dai vari musei.
La permanenza, come ho detto, era davvero troppo breve, quindi cercavo una soluzione pratica ed elegante. Non mi capita mai di rilassarmi come si deve!

La notte che precedeva la seconda tappa, invece, ho deciso di spostarmi in un hotel un po’ più easy e soprattutto che fosse vicino al noleggio auto, così da partire ad un orario decente la mattina seguente: il Fresh Hotel Atene. Un hotel molto alla mano, ma davvero super raccomandato per il rapporto qualità/prezzo.

Una visita rapida a qualche museo, una scappata all’Acropoli al tramonto, la mattina colazione abbondante e via. Abbiamo noleggiato una macchina basica ed è iniziata la risalita dell’entroterra greco. Direzione? Meteora.


Meteora è una famosa località ubicata nel nord della Grecia, al bordo nord occidentale della pianura della Tessaglia, nei pressi della cittadina di Kalambaka. È un importante centro della chiesa ortodossa, nonché una rinomata meta turistica, ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco

da Wikipedia

A Meteora abbiamo trascorso tre giorni tranquilli, mangiando Pyta Gyros e godendoci il panorama. A parte la minuscola cittadina di Kalambaka, non ci sono altre attrazioni o cose da fare. Per raggiungere Meteora ed i suoi monasteri, inoltre, è necessaria la macchina (non ci sono autobus o mezzi di alcun tipo). L’entrata ai monasteri è a pagamento (noi ne abbiamo visitato solo uno, in quanto ci interessava solamente il paesaggio esterno, e l’ingresso l’abbiamo pagato 4 euro. Il monastero era minuscolo, era severamente vietato fare foto ed era OBBLIGATORIO avere spalle, pancia e gambe completamente coperte), sono circa 12, di grandezze diverse e sicuramente regalano un’atmosfera molto suggestiva.

Per i pranzi e le cene, sarò onesta, ci siamo lasciati ispirare da due fattori:

  1. la quantità di fame
  2. i prezzi

Contrariamente ad Atene, dove un pasto completo (acqua, Coca-Cola, carne che poteva essere pollo, manzo o kebab di bocconcini al bacon, patatine ed insalata) costava 4-6 euro, a Meteora abbiamo speso circa 12-15 euro a testa a pasto. Essendo località turistica, devo ammettere che un po’ ce lo aspettavamo.
Se posso darvi un consiglio, anzichè fermarvi alle rosticcerie, cercate i Gyros o i piatti composti in quei negozietti tipo kebabbari; sono un salvavita e costano davvero poco, inoltre i prodotti sono del posto e credetemi, si sente.


Questo genere di viaggio lo raccomando soprattutto se non avete grandi pretese e volete stare rilassati in un bel posto dove la gente non è accalcata, si mangia bene e si è a stretto contatto con la natura. Tramonti mozzafiato e panoramiche da film sono assicurate!

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