
Portogallo – Truck Surf Hotel
Sveglia alle 5, dritti a Malpensa, controllo della temperatura e via. È iniziato così il primo viaggio dopo il lockdown. E questa volta, non ero sola. A dire la verità, sono state molte le novità, questa volta: un compagno di viaggio un po’ fuori di testa, delle misure precauzionali rigide, ma necessarie, un paese nuovo, un pernottamento… singolare.
È cosi che io e Davide ci siamo ritrovati nel Portogallo del Nord, ospiti del Truck Surf Hotel, per sperimentare la mia primissima (e sicuramente non ultima) surf camp week.
Cercavamo un’esperienza per viaggiatori come noi, io volevo imparare a surfare, mentre Davide voleva migliorare le sue basi. Allo stesso tempo, cercavamo un modo pratico ed originale per spostarci nelle varie spiagge, avventurarci all’aria aperta nella natura, provare nuovi sport (se mi seguite su instagram, non vi sarete sicuramente persi la mia prima volta sullo skate e il volo sull’asfalto il penultimo giorno, lol) e conoscere nuovi nomadi.
Il Truck surf Hotel offriva questo e molto altro, come le cavalcate in spiaggia al tramonto, le lezioni di yoga o le escursioni alle cascate.
Le nostre giornate erano così strutturate: sveglia 7:30/8 (a seconda delle varie attività da svolgere), abbondante colazione in compagnia e via a cercare le onde. In alcune località, bastava scendere in spiaggia. In altre occasioni, invece, abbiamo dovuto prendere un furgoncino e spostarci.
Dalle 9:30/10 fino all’una circa, si surfava. La pazienza di Daniella ha fatto si che salissi sulla tavola già al terzo tentativo. Non praticavo sport da anni, e per questo avevo davvero l’ansia di fare grandi figuracce! Ma la sensazione… la sensazione di quando ti alzi su quella tavola, senti l’onda che ti spinge e il vento in faccia, sei estremamente concentrato sui movimenti, ma allo stesso tempo non hai mai avuto la mente così libera… quella sensazione è ciò che ha reso questo viaggio indimenticabile sin dal primo giorno.
Per i pranzi e le cene, ci hanno sempre pensato Daniella ed Eduardo, i proprietari del truck, e siamo sempre stati impressionati dalla bontà dei piatti, ma soprattutto dai prezzi! Quando non andavamo nei ristoranti tipici, spesso mangiavamo un hamburger da qualche parte, con coca cola e patatine, e i prezzi si aggiravano sempre sui 5-6€. Idem per pesce e carne, considerate che in tutto abbiamo speso meno di 50€ in una settimana.
Il pomeriggio lo dedicavamo ad attività extra (quelle sopra menzionate, che richiedevano un piccolo supplemento) o al relax, anche in base alle condizioni meteorologiche.
Piccola precisazione: il nostro viaggio è stato programmato per il 19-26 luglio. Il periodo era davvero buono a livello climatico, ma si rischiava di trovare una gran nebbia, specialmente al mattino. Questo poteva comportare lo slittamento delle attività, ad esempio la sessione mattutina di surf veniva fatta al pomeriggio, e si anticipava così l’escursione programmata.
Per un paio di sere, anziché andare al ristorante, abbiamo organizzato un barbecue vista mare, nello spazio allestito fuori dal truck.
È stato come trovarsi con vecchi amici a parlare degli ultimi viaggi fatti, delle esperienze personali e dei progetti futuri. Non ci sono mai stati attimi di silenzio, imbarazzo o disagio. Altra cosa che mi ha piacevolmente sorpreso di questo viaggio. Essendo abituata a girare da sola, prima di partire mi domandavo spesso come sarebbe stato ricominciare a condividere le mie giornate e i miei spazi con altre persone, ma questo pensiero non mi ha mai nemmeno mai sfiorata mentre ero li.
Ho passato davvero dei momenti piacevoli, pieni di risate e confronti. In qualche modo, anche questo ha fatto parte di un processo di crescita.
Al termine della settimana (senza più un’unghia, e con tutta la parte sinistra del corpo grattugiata dall’asfalto :D), io e Davide abbiamo deciso di fare una notte extra a Porto (il volo di ritorno costava meno se preso di domenica), e per l’alloggio ci siamo affidati al MyStay, un carinissimo hotel a tre stelle situato in una posizione davvero ottima per raggiungere il centro, la stazione e le piazze principali.
Dei punti extra vanno indubbiamente alla gentilezza e disponibilità del personale, che in questo periodo difficile non ha fatto altro che metterci a nostro agio, con tutte le precauzioni necessarie.
Avendo visitato la città durante una delle escursioni, ci siamo presi il lusso di rilassarci tutto il tempo senza necessariamente correre per vedere le attrazioni principali.
Per la cena, è bastato scendere le scalinate e accomodarci ad un ristorantino chiamato Tapabento. Piatti veramente squisiti e prezzi bassissimi, ve lo raccomando se volete rimanere in zona la sera!
La città è comunque davvero solare e tranquilla, non abbiamo notato particolari pericoli, e anche se fossi stata da sola sarei uscita per farmi due passi.
Il Truck surf Hotel organizza anche altri itinerari, come il Portogallo del sud e il Marocco. Siamo davvero intenzionati a prenotare di nuovo da loro, un’esperienza così è decisamente da replicare, magari per il mese di aprile.
Ho lasciato in questo paese un pezzo di cuore, e non lo ringrazierò mai abbastanza per avermi fatto scoprire un lato di me energico, determinato e curioso, come mai lo ero stata prima.

