Viaggiare da soli
Premessa.
Probabilmente, mi hai scoperta durante gli anni in cui viaggiavo da sola. Non che ora abbia abbandonato quest’usanza, semplicemente ho trovato una persona con i miei stessi ideali di viaggio, quindi quando possibile, mi affianco a lui. Ma, in generale, rimango della mia idea: i viaggi fatti in solitaria hanno tutt’altro sapore.
Se sei alle prime armi e non sai come muoverti o da dove partire, non ti preoccupare; nemmeno io sono nata figlia del mondo!
Ho deciso di condividere il mio percorso e la mia esperienza, così da aiutarti un pochino in questa avventura, passo per passo.
“Posso farcela?”
La risposta potrebbe essere si, ma anche no. Mi spiego meglio: i viaggi da soli non sono per tutti, come non lo è la solitudine stessa.
Per questo determinato tipo di viaggi, devi affidarti solo sulla tua compagnia e sul tuo spirito di adattamento. Devi conoscerti come non sa farlo nessun altro, sapere cosa ti piace e cosa ti fa star bene, cosa ti annoia e cosa ti da fastidio. Se a questi punti sai dare una risposta, allora il primo step l’hai già superato.
Se, invece, hai difficoltà nell’affrontare la solitudine ma vuoi provare questa esperienza, ti consiglio un lavoro di introspezione, magari provando a stilare una lista dei motivi per cui vorresti fare un viaggio simile, e cosa invece ti potrebbe bloccare. Ricordati di non avere fretta, se non ti senti pront* puoi rimandare a un periodo migliore, o puoi continuare a viaggiare in compagnia.
“E se mi annoio?”
Può capitare, ma per me i tempi morti si sono sempre rivelati stimolanti. Portarsi via il computer, o un notebook, un libro o il tablet, tante volte aiuta. La sera, soprattutto, evito di uscire a meno che non sia in una città particolarmente sicura (ho avuto brutte esperienze a Lubiana, da quella volta ho cercato di prestare ancora più attenzione).
In ogni caso, “I’m a morning person”; ciò significa che sono una di quelle che esce di casa quando è ancora buio, a caccia di albe o di colazioni poco affollate, che si perde via in lunghe camminate riflessive e spesso produttive per le foto. Ciò implica che alle 5 del pomeriggio sia già stanca!
La sera mi piace stare nel mio airbnb, magari con il caminetto acceso, a cazzeggiare sui social o a guardarmi un film. Più che noia, lo reputo self-care!
Magari durante il giorno, cerco qualche maschera da farmi la sera, o la metto in valigia prima di partire insieme a qualche tisana.
Sono tutte cose che farei anche a casa mia, ma in un posto nuovo.
Nell’ultimo periodo, mi sono trovata anche a portarmi dei libri in borsa e a mettermi al tavolo di qualche cafè, con un cappuccino e niente di più. Nessuno verrà a rompervi le scatole, e vi sentirete come in un film francese. Io lo adoro. Ed è proprio con questa mentalità che ho iniziato a scrivere!
Tenere un diario di tutto quello che faccio o di come mi sono sentita durante la giornata, di cosa voglio vedere l’indomani o di qualsiasi genere di pensiero mi passa per la testa, si è rivelato davvero stimolante!
Ricordiamoci, inoltre, che non siamo nel 1800; se vogliamo sentire qualcuno, con una chiamata o un facetime, non c’è nulla di male! E abbiamo tutti i mezzi social per farlo.
“Da dove comincio?”
Il mio primo viaggio da sola, non è stato certo dall’altra parte del mondo! Se mi segui da un po’ di tempo, saprai che la mia prima meta all by myself è stata la mia adorata Roma. A tre ore di treno da casa, nel mio paese e per soli 3 giorni! Un modo più facile per iniziare, credo che non ci sia.
Il mio consiglio più sincero, è quello di scegliere una città mai visitata prima, in Italia. Prenota un Airbnb, prendi un treno e vai. Tre giorni non sono la fine del mondo, non avrai problemi con la lingua o il cambio valùta e se ti annoierai capirai subito che certi viaggi non fanno per te. Non esiste prova del nove migliore di questa.
Divertiti a programmare, prenotare, esplorare, camminare, visitare e mangiare.
Se senti l’adrenalina prima, durante e dopo, è fatta.
“Non hai paura (..essendo donna)?”
Dio, che domanda triste. Mi rendo proprio conto di quanto sia brutto questo mondo e questa società quando le ragazze mi pongono domande simili, bloccate dalla paura che accada qualcosa.
Per fortuna, ho avuto paura solo una volta, a Lubiana, appunto. Erano le 5 del pomeriggio ed essendo inverno, era già buio. Stavo facendo la strada per tornare a casa e mi sono sentita un sacco di occhi addosso. Fortunatamente, non è successo niente. Ma, ad esempio, così ho capito che io, da donna, di notte non posso essere libera di passeggiare senza avere paura.
Ecco perchè, ad una certa ora, rincaso. Ho imparato, appunto, ad uscire la mattina alle prime luci dell’alba e rientrare nel tardo pomeriggio, quando sta tramontando il sole. Mi pesa? Assolutamente no. Mi cambia i piani? No. Mi da fastidio? No.
È buonsenso. Allo stesso modo evito le zone non trafficate o vicino alle stazioni. Credo sia la base per evitare di incappare in situazioni spiacevoli!
Ricordati che (fortunatamente) siamo tutti diversi, e a fare ciò che ci fa sentire più a nostro agio non c’è nulla di male! Se ti senti in ansia o poco sicur*, magari non è semplicemente arrivato il tuo momento.
I viaggi da sola mi hanno aiutata a crescere molto e a sviluppare la mia indipendenza (dalle persone, dalle abitudini ecc.), ma ricordiamoci che ho iniziato a farli solo nel 2018, a 26 anni!
Prima di allora, mi spostavo in giornata o in compagnia. Questo per dire che non esiste un’età o un momento in cui va fatto per forza. Prenditi il tuo tempo, senza correre. Il mondo non va da nessuna parte!

Un commento
Sofia
Grazie Irene,
ho visto il tuo video su TikTok sul tuo viaggio in solitaria a Roma e mi ha spinta a venire qui a leggere il tuo blog. Mi è venuto lo spunto di un viaggio in solitaria un po’ di tempo fa. Ho sempre viaggiato con i miei genitori e mia sorella e ciò non mi ha mai pesato ma vorrei provare a vivere questo tipo di esperienza. Ancora grazie perché mi hai aiutata a capire quali sono le domande da farsi ecc e dove poter andare per capire se è un tipo di vita che mi piacerebbe. Mi hai veramente ispirata ♥️